Mutui: le richieste calano nel 2011

 Richieste di mutui in forte calo in questo 2011 che è stato segnato da un aumento dei tassi di interesse. Se guardiamo soltanto al mese di giugno da poco trascorso, le famiglie italiane che hanno deciso di acquistare le quattro pareti domestiche e non hanno avuto la possibilità di pagare grazie alla vendita di una precedente proprietà, sono diminuite del 17 per cento rispetto allo stesso periodo del 2010. Se nel gennaio del 2007 gli esperti avevano mostrato grande preoccupazione per cifre non proprio positive, stavolta se è possibile ci si trova in condizioni anche peggiori.

Prestiti in calo alle famiglie a maggio 2011

 La tendenza non lascia sperare troppo in positivo, soprattutto se osserviamo la lieve flessione che è stata registrata a maggio 2011 in merito ai prestiti alle famiglie. I dati tecnici resi noti nel settore sono chiari ed è stato segnato un tasso di crescita sui dodici mesi pari al 5,2%, meno insomma del 5,3% di aprile. In più, se spostiamo la nostra attenzione verso l’ambito dei prestiti alle società non finanziarie noteremo come le cifre sono salite al 5% dal 4,4% del mese precedente.Lo ha ribadito la Banca d’Italia nel supplemento al Bollettino statistico “Moneta e Banche”.

Robert Pattinson: le star vogliono un mutuo in Italia

 Leonardo Di Caprio, George Clooney e una lista di star molto lunga ha scelto nel corso degli ultimi anni di acquistare casa nel Belpaese e adesso arriva anche il divo di Twilight Robert Pattinson.Ville e castelli  con panorami mozzafiato attirano subito la loro attenzione, mentre altri ancora stanno decidendo sul da farsi e preferiscono l’Italia almeno per le proprie vacanze. Qualcuno, poi, ci gira direttamente un film, ben sapendo che avrà a disposizione scenari incantevoli.

Usa:calate richieste mutui in pochi giorni

 Tempi duri per chi vuole acquistare una casa negli Usa, per una crisi che ormai dura da tempo e, in verità, investe pure altri settori. Tuttavia, è proprio nell’ambito immobiliare che si registrano maggiori perdite. Le famiglie non riescono ad onorare il loro debito con le banche, i tassi di interesse crescono e più che da noi arrivare a fine mese è una impresa. In realtà, se alle varie voci in uscita a livello economico si aggiungono pure le quete fisse da versare per acquisire le proprie quattro pareti domestiche è chiaro che non ci vuole poi molto a trovarsi in difficoltà.

Mutuo e sessantenni: in Toscana lo richiede il 3 per cento della popolazione

 L’Italia si evolve e in un periodo di crisi con contratti lavorativi precari, sono i nonni a dover chiedere il mutuo per poter investire il proprio denaro e garantire un futuro ai giovani. In Toscana, in particolare, dove la popolazione è via via più vecchia a pensare ai prestiti e a recarsi in banca sono i più grandi, che rappresentano addirittura il 3 per cento del totale. A fotografare questa curiosa situazione è stato recentemente Mutui.it, il sito di comparazione e scelta dei mutui, controllando la propria banca dati.

Mutui: qual è la spesa media?

 A volte conoscere le tendenze di mercato, le richieste più frequenti e le situazioni tipo in tema di mutui può essere molto importante per chi vuole accenderne uno, perchè permette di valutare le diverse variabili e conoscere in anticipo gran parte di ciò che può presentarsi nel corso della restituzione del prestito e, prima ancora, della sua richiesta. Secondo recenti sondaggi, sembra che oggi tra le le famiglie che vivono in abitazioni di proprietà, una media del 73,6% del totale, il 16,1% paga un mutuo. Un aumento che si è fatto sentire rispetto al 2009, quando erano il 15,9% coloro che mensilmente acquisivano un tratto delle proprie quattro pareti domestiche.

Tasso variabile BCE con Mutuo Woolwich per acquisto casa

 Il mutuo Woolwich per acquisto casa, a tasso variabile BCE, è un finanziamento immobiliare ipotecario che il cliente dell’istituto di credito ora in questione può ottenere, se lavoratore dipendente o autonomo, e titolare del merito creditizio stabilito dalle politiche della banca, per poter acquistare la prima o la seconda casa, restituendo l’importo ottenuto nel corso di un piano di ammortamento che si estenderà nel medio o nel lungo termine.

Il tasso di interesse sarà calcolato sulla base del tasso ufficiale di riferimento della Banca Centrale Europea, maggiorato di uno spread concordato tra le parti: come conseguenza, il programma di rimborso verrà costituito da una serie di rate di importo non predeterminabile, poiché influenzate – positivamente o negativamente – dal trend assunto dal parametro di riferimento dell’indicizzazione, appena ricordato.

Mercato immobiliare? Firenze è la città più cara

In effetti è una delle città d’arte italiane più amata e anche più bella, però giunge un pò a sorpresa la notizia che Firenze guadagna il primo posto fra le zone più care per il mercato immobiliare. Si pensa subito a Milano o Roma, ad esempio, ed invece se volete acquistare le vostre quattro pareti domestiche e non svuotare del tutto il portafoglio forse dovete lasciar perdere questo meraviglioso tratto di Toscana, soprattutto se il vostro sogno è di vivere nel centro storico. Quello è riservato davvero ai chi ha disponibilità economiche elevate e i costi sono perennemente in rialzo.

Mutui: prezzi delle case troppo alti

Negli ultimi anni si è verificato un curioso quanto abbastanza atteso processo di aumento del costo degli immobili, in modo inversamente proporzionale ai guadagni per famiglia. La crisi economica ha dato, quindi, il colpo di grazia ad una situazione che era già abbastanza precaria. L’arrivo dell’euro non ha facilitato le cose e per di più adesso, come previsto da tempo, ci si è messo pure l’aumento dei tassi di interesse. Un evento questo che potrebbe portare a cambiamenti e ad ulteriori innalzamenti e gli italiani sono davvero senza più risorse.

Mutui: maggiori richieste al Nord

 Aumentano le richieste di mutuo soprattutto al Nord, dove  evidentemente si presentano più volte le condizioni favorevoli affinchè si possa realizzare il sogno di una vita: acquistare casa. Questo fornisce una idea abbastanza chiara dell’andamento dell’economia nel nostro Paese e se la crisi è ancora presente, di certo ci sono regioni che la sentono di meno. Ovviamente non si tratta della prima indagine in questo senso e, anzi, negli ultimi mesi sono stati parecchi gli studi in merito, ma stavolta arriva l’ennesima conferma. A monitorare la situazione nei mesi passati, infatti, è stata la Crif, una società specializzata a fornire informazioni creditizie agli operatori e ai professionisti del credito con risultati, a questo punto, ben prevedibili.