Prestiti in calo alle famiglie a maggio 2011

di isayblog4 Commenta

La tendenza non lascia sperare troppo in positivo, soprattutto se osserviamo la lieve flessione che è stata registrata a maggio 2011 in merito ai prestiti alle famiglie. I dati tecnici resi noti nel settore sono chiari ed è stato segnato un tasso di crescita sui dodici mesi pari al 5,2%, meno insomma del 5,3% di aprile. In più, se spostiamo la nostra attenzione verso l’ambito dei prestiti alle società non finanziarie noteremo come le cifre sono salite al 5% dal 4,4% del mese precedente.Lo ha ribadito la Banca d’Italia nel supplemento al Bollettino statistico “Moneta e Banche”.

In un anno il tasso di crescita dei prestiti al settore privato, comprese pure le società finanziarie non bancarie, è passato al 4,4% dal 4,3 di aprile. Ancora, si è poi giunti al mese di maggio 2011 quando invece i tassi sui finanziamenti alle imprese, che dopo una richiesta apposita sono stati erogati, sono diminuiti di 5 punti base rispetto al mese precedente, al 2,96%.Questo in particolare in merito all’andamento dei prestiti di importo superiore a 1 milione di euro (2,59% dal 2,69% del mese precedente).

In aumento, poi, a maggio i tassi di interesse sui prestiti erogati alle famiglie produttrici, che sono arrivati al 4,48%. Questi ultimi legati all’acquisto di abitazione nelle quattro settimane in questione più spese accessorie sono giunti al tetto massimo del 3,39%. In prima linea il tasso variabile, 2,77 dal 2,68 di aprile e invece il tasso fisso è rimasto al 4,84%. Questo ha scoraggiato i diretti interessati e creato ulteriori disagi nella scelta della propria abitazione. L’impressione che diventa certezza è che questa sia una fase complessa, di disagio ma anche di cambiamento che non permette ai nuclei familiari interessati a scegliere le proprie quattro pareti domestiche di valutare con tranquillità e sicurezza. Il timore di non riuscire a far fronte, mensilmente, al proprio debito è tanto e giustificato ma nessun esperto può matematicamente garantire se e quando ci saranno altri rincari e la situazione resta bloccata.

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