Non lo diciamo noi ma i risultati della nuova indagine COSPE, purtroppo non lasciano spazio a dubbi: l’assicurazione dell’auto è cara per tutti ma per qualcuno ancora di più. Si tratta degli immigrati che come conferma lo studio della Cooperazione per lo Sviluppo dei Paesi Emergenti arrivano a versare a volte il doppio del costo della polizza. Non è esatto quindi dire che il prezzo cambia solo a seconda della classe di merito, ma non va diversamente in merito al Paese di provenienza.
Il progetto che ha portato a tali osservazioni, in realtà fa parte di una iniziativa più ampia che fa capo ad ‘Antenna Territoriale Antidiscriminazione di Firenze’, promosso da ASGI (Associazione per gli Studi Giuridici) con il supporto finanziario dell’Open Society Foundation. COSPE attacca senza esclusione di colpi e dice che un italiano o un francese ad esempio si vedono chiedere più o meno un importo simile, ma se ci troviamo di fronte ad un cittadino dell’Est, tanto per citare l’esempio più eclatante la cifra sale di oltre il 55%, ancora di più per un cittadino bulgaro e peggio poi per un marocchino. Una situazione che una volta confermata andrebbe quindi chiarita, ma in tempi di crisi economica tutto rischia di diventare ancora più complesso e lento.
La ricerca è legata in particolare ad un periodo di tempo che va tra luglio 2011 e settembre/novembre 2011 quindi piuttosto recente e più che altro inerente al campo dei preventivi RC auto. Sono state prese a campione circa 36 assicurazioni, soprattutto quelle che permettono di ottenere un preventivo online. Ebbene, in 22 casi non erano richiesti dati come la cittadinanza, il luogo di nascita, la nazionalità di origine o il codice fiscale. Otto volte invece corrispondenti ad altrettante compagnie assicurative era obbligatorio e solo alla fine si confermava il prezzo richiesto per l’Rc auto. In sette casi su otto le discriminazioni non si contavano.
