Anche per quest’anno la formula di maggior successo per quanto riguarda il mondo dei mutui è stata la surroga che ha fatto registrare un +710,7% rispetto al 2013.
Mutuo Surroga
Surroghe e mutui a tasso fisso spingono il mercato immobiliare
Durante i primi cinque mesi dell’anno in corso il fenomeno delle sostituzioni di mutui ha superato il 60% delle erogazioni totali, seguiti con il 33,8% dai mutui per acquisto della prima casa.
Surroga, conviene?
La surroga è ancora conveniente. La domanda è lecita, anzi fondamentale. Già, perché i tassi attuali sono davvero ottimi.
Surroga, continua il boom dei mutui
Si tratta senza dubbio di una delle formule più vantaggiose, una delle formule più utilizzate dai clienti degli istituti di credito italiani. Anche durante l’anno in corso. Anno che segue ad un 2014 pressoché positivo per il mercato immobiliare, il quale ha mostrato cenni di ripresa.
Il mercato dei mutui? Si regge sull’aumento delle surroghe
Durante i primi otto mesi dell’anno, la crescita dei mutui secondo i dati messi a disposizione dall’Abi è stata pari al 28%. Ciò nonostante, non c’è stato un progresso nel numero delle compravendite. Secondo l’Agenzia del Territorio, il dato fa registrare un esiguo +1,4% nella prima metà del 2014. Dall’unione dei due dati possiamo comprendere che la percentuale dei mutui si trova ad essere così elevata per via delle numerose surroghe.
Quali sono i migliori tassi per la surroga di un mutuo
Durante il mese di Settembre 2014 tra le varie proposte sui finanziamenti in Italia è stato possibile registrare alcune importanti variazioni generalmente a ribasso nell’andamento dei tassi di interesse. In questo post troverete indicate le soluzioni più
I migliori tassi di interesse per i mutui cap sul variabile
Dopo le decisioni della Banca Centrale Europea di abbassare il costo del denaro in Europa, ha avuto come conseguenza che nel mese Settembre 2014, il trend dei tassi di interesse sui mutui ha registrato delle piccole variazioni al ribasso rispetto al mese do agosto.
Nuova surroga mutuo Unipol Banca
Unipol Banca continua a offrire alla propria clientela il servizio di surroga del mutuo, consentendo così ai mutuatari di poter trasferire presso le proprie strutture dei finanziamenti immobiliari ipotecari accesi presso altre banche. Diverse sono le possibilità concesse in tal senso alla clientela di nuova o esistente acquisizione: cerchiamo di comprendere in che modo il cliente potrà personalizzare il rapporto bancario, e come ottenere ulteriori informazioni.
Surroga mutuo a tasso fisso con Ubi Banca
Il mutuo a tasso fisso di Ubi Banca, oltre che per soddisfare esigenze relative all’acquisto, alla costruzione, alla ristrutturazione della prima o della seconda casa di proprietà, potrà essere altresì utilizzato per dar seguito a transazioni di surroga attiva di un mutuo in corso di regolare ammortamento presso altri istituti di credito non riconducibile allo stesso gruppo, cogliendo l’occasione di poter rinegoziare alcune tra le principali condizioni di riferimento per l’onerosità dell’operazione in questione.
Tra le tante, ricordiamo in questa sede come il tasso di interesse applicato al capitale erogato – che sarà necessariamente pari al debito residuo ammontante nel finanziamento che si procede a surrogare – possa essere calcolato sulla base dell’IRS di durata e di uno spread, entrambi invariabili per l’intera estensione temporale dell’operazione.
Surroga mutuo a tasso variabile da Banca Nuova
La surroga del mutuo, a tasso variabile, di Banca Nuova, è un’operazione che consentirà al cliente dell’istituto di credito di poter trasferire nelle sue strutture una transazione di finanziamento immobiliare già in corso di ammortamento presso altra banca, con mantenimento dei vantaggi (ad es. fiscali) conseguiti e in via di conseguimento, con semplice trasferimento del soggetto beneficiario della garanzia ipotecaria di primo grado.
L’operazione di surroga attiva del finanziamento immobiliare potrà essere così utilizzata per rimodulare l’estensione del piano di ammortamento (ad esempio, allungando la durata residua con conseguente abbassamento dell’importo medio delle rate componenti il programma di rimborso), o ancora per modificare la forma tecnica di tasso di interesse, passando – come nella fattispecie oggetto del nostro articolo – da quella fissa a quella variabile.