Mutuo per condomini in Banca Sella

 Banca Sella mette a disposizione della propria clientela un finanziamento immobiliare che non è rivolto alle singole persone fisiche, bensì ai condomini che desiderino poter effettuare operazioni di ristrutturazione dell’intero fabbricato o di sue parti. La richiesta del mutuo per condomini andrà effettuata direttamente a cura dell’amministratore condominiale su apposita delibera dell’assemblea dei condomini, all’interno della quale vi sarà il conferimento dei poteri straordinari, e si descriverà in linee specifiche l’intervento edilizio da dover effettuare attraverso il supporto dell’istituto di credito.

La durata massima del finanziamento per condomini di Banca Sella non potrà complessivamente superare i 72 mesi, con possibilità di estinzione anticipata del debito residuo, da effettuarsi in qualsiasi momento del piano di ammortamento. L’estinzione anticipata – anche parziale rispetto al totale – andrà effettuata nei modi e nei termini stabiliti dalle condizioni di contratto, sottoscritte tra le parti.

Mutui: il 2 per cento sceglie il tasso misto

 

Crisi e incertezze nei mercati finanziari: un mix che basta a creare una situazione delicata e complessa che sconsiglia di accendere un mutuo in questo periodo. Quando però si supera questa fase e si ha la possibilità comunque di investire la prima ricerca da fare è quella sul tasso da applicare. Mutui.it in questo periodo ha osservato bene la situazione esaminando almeno 400.000 preventivi di mutuo compilati sul sito in poche settimane e il comparatore online ha confermato che gli abitanti del Belpaese non amano molto il finanziamento a tasso misto e solo il 2 per cento dei soggetti lo preferisce. Questo nonostante non si può certo dire che non porti dei vantaggi.

Mutuo con opzione sui tassi dal Banco di Brescia

 Il mutuo con opzione tasso, disponibile in ogni filiale del Banco di Brescia, è un finanziamento immobiliare con garanzia ipotecaria di primo grado verso l’istituto di credito erogante, contraddistinto principalmente dalla presenza di un tasso di interesse modificabile ogni due anni, e pertanto in grado di consentire al cliente dell’istituto bancario una gestione flessibile ed elastica delle condizioni di onerosità tecnica.

In termini più espliciti, con cadenza biennale, al cliente del Banco di Brescia sarà consentito poter modificare la forma tecnica di tasso applicato al capitale mutuato, scegliendo in tal modo di trasformare la linea di credito da mutuo a tasso fisso in variabile, o viceversa da variabile in fisso: nel primo caso il programma di rimborso varierà da un piano composto da rate costanti a uno composto da rate indicizzate, mentre nel secondo caso si avrà il passaggio da un piano di ammortamento con rate di importo dinamico, a un piano di ammortamento “congelato”.

Affitti, Milano contro Roma l’anno scorso

Questa volta a prescindere da qualunque previsione ha vinto Milano, che nel 2011 ha battuto Roma in merito agli affitti. Questo indica più che altro che la mancanza di soldi e di garanzie adeguate ha fatto scegliere ai cittadini la via più breve: quella di rinunciare a possedere le quattro pareti domestiche ma dormire tranquilli senza il rischio di non riuscire a pagare la rata a fine mese. Il 2012 poi ha portato i prezzi alle stelle in Lombardia più che in Lazio e nel frattempo il mercato immobiliare e quello dei mutui cala a picco. Nei mesi scorsi, il costo medio a metro quadrato nelle case affittate nel capoluogo lombardo ha raggiunto i 15,6 euro contro i 15,4 della Capitale. Sembrano cambiamenti da nulla, ma non è così. Il sorpasso non avveniva da tempo e per questo fa notizia e in particolare il prezzo dell’affitto è salito a Milano in media del 6,1% contro l’1,5% di Roma. Ancora ha raggiunto il 4,5% nella seconda metà dell’anno.

Comprare casa: meglio provare con l’usato

I tempi cambiano e si modificano le richieste, quindi, l’offerta, pure nel caso dei mutui e arrivano le variazioni tra nuovo e usato e completamente da ristrutturare. Quale tipo di acquisto può dimostrarsi più vantaggioso se si possiedono le giuste garanzie per chiedere alla banca un prestito più o meno consistente? Una analisi a tema l’ha condotta Immobiliare.it valutando le varie classi di immobile e concludendo con il fatto che l’usato costa meno e non è detto che sia meno interessante. Questo dettaglio diventa ancora più significativo nel caso di una villetta e anche adesso che il valore di una casa comunque è inevitabilmente sceso, non è ancora il momento per molti di potersi permettere quattro pareti domestiche appena costruite.

Banche e mutui: nel 2011 meno 19 per cento di richieste

Il 2011 è stato un anno terribile soprattutto per il settore immobiliare e per i mutui in particolare. In effetti, non è che il 2012 siano previsti momenti migliori, ma cosa si può sperare se si calcola che veniamo da una grande crisi economica che ha coinvolto quasi tutto il mondo e che non accenna a finire. Quello che ha creato maggiori problemi è stato soprattutto il crollo della domanda che è diminuita del 19 per cento, una cifra estremamente alta. Nei due anni precedenti, invece, le cose erano andate diversamente con un +1% nel 2010 rispetto al 2009; +7% nel 2009 rispetto al 2008.

Richieste Mutui a gennaio 2012: meno 44 per cento

Non fa nemmeno più notizia se non per il numero in costante crescita, ma lo scorso mese, a gennaio 2012, le richieste di mutuo sono ulteriormente calate. Certo, chi se la sente di rischiare in questo difficile momento storico e, soprattutto, chi puo farlo? Il nuovo anno, insomma, è stato pesante per il settore immobiliare, ancora più del previsto e sono diminuite ancora le famiglie che optano per l’acquisto di una casa o, almeno, provano a farne richiesta alla banca nella speranza che questa la accetti.

Mutui: tassi all’1 per cento ma le rate aumentano?

Non c’è mai una notizia positiva in termini di mutui: è tempo di crisi e basta insomma. Se da un lato i tassi che sono fondamentali in merito al costo del denaro nella nostra società, in tema proprio di acquisto casa e prestiti in generale restano fermi, lo stesso non vale per le rate. La Bce ha deciso di lasciare infatti invariati i primi all’1 per cento ma, a livello più tecnico, lo spread che regola gli stessi finanziamenti è continuamente ritoccato in salita. Insomma nulla di buono per i consumatori che infatti, come ben sappiamo, il più delle volte desistono dall’acquisto di una casa e sono in forte aumento gli affitti che non permettono di possedere una dimora, ma di certo limitano noie ed ansie.

La Lombardia e il problema degli immobili invenduti

Crescono e si parlava addirittura di un numero superiore a 84 mila. Ci riferiamo agli immobili invenduti in Lombardia che rappresentano lo specchio di una Italia in crisi, dove i prezzi sono fin troppo alti e dove nessuno può più rischiare di non poter pagare il mutuo a fine mese. Del resto, quanti sono davvero coloro che possono permetterselo un investimento adesso? Nei giorni scorsi i dati resi noti Daniele Belotti, Assessore al Territorio della Regione Lombardia non hanno lasciato spazio a dubbi, ma non si tratta certamente dell’unica città di Italia in queste condizioni.

Mutui: crescono le richieste di coppie dello stesso sesso

Da un lato la paura di non farcela a rispettare le scadenze mensili con il mutuo, dall’altro la voglia comunque di crearsi una propria famiglia e cominciare una vita tranquilla come hanno fatto le generazioni precedenti. Se i giovani di oggi appaiono spaventati e con poche certezze, sono le coppie omosessuali a dare l’esempio e a chiedere alle banche un prestito. Del resto in Spagna si possono tranquillamente unire in matrimonio, altrove godono di pieni diritti e da noi almeno possono sperare di costruire un nido dove ipocrisia ed eventuali critiche rimangano fuori dalla porta.