Mutui, assicurazioni e costi: il punto della situazione

di isayblog4 Commenta

Dopo l’Isvap, Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni Private e di Interesse Collettivo, anche l’Antitrust, Autorità Garante per la Concorrenza ed il Mercato, ha denunciato le polizze salate sui mutui, affermando che il loro costo è alle stelle, così come per la maggior parte delle volte sono delle autentiche speculazioni. Basti pensare che le medie provvigionali superano il 50% con punte fino al 75%. A questo punto sulla vicenda serve la messa a punto di soluzioni concrete, e per questo dovrebbero riunirsi attorno ad un tavolo sia i rappresentanti delle Authority, sia quelli dell’ABI, Associazione Bancaria Italiana,  e delle Associazioni dei Consumatori; il tutto chiaramente al fine di garantire ai consumatori, nel nostro caso i mutuatari che al finanziamento ipotecario associano una polizza, la massima trasparenza ma anche adeguati canali di informazione.

L’Isvap, Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni Private e di Interesse Collettivo, in accordo con quanto riportato dal portale specializzato Mutui.it, continua a ripetere che questi prodotti chiamati Cpi, non sono obbligatori, e che il cliente può anche non stipularli. Quindi, il mutuatario deve essere libero di scegliere senza nessuna imposizione da parte dell’istituto di credito. Invece a quanto pare non sono rari i casi per cui il mutuo la banca lo concede se e solo se il contraente associa la polizza Cpi, ovverosia quella sulla protezione del credito.

La polizza Cpi è di sicuro un buon prodotto, in quanto in caso di avversità si sostituisce al contraente nel pagamento delle rate del finanziamento ipotecario, ad esempio per casi quali il decesso, l’invalidità permanente, il ricovero, la malattia grave o la perdita del posto di lavoro. Ma non si può imporre un prodotto che, ad esempio con una durata assicurativa pari a dieci anni, può arrivare a costare anche diverse migliaia di euro. Con la conseguenza che il Taeg, il costo complessivo del mutuo, s’impenna.

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