Il mercato immobiliare riparte dal Rent to Buy

di isayblog4 Commenta

Una scossa per far ripartire le compravendite.

La crisi del mercato immobiliare è palese ormai da molti anni, e viaggia di pari passo con la recessione che ha colpito Italia ed Europa.

Sono numerose le soluzioni trovate per fare ripartire il mercato immobiliare. Una di queste risponde al nome di Rent to Buy: una sorta di ‘formula magica’ che, si spera, darà risultati positivi per il mercato del mattone.

Ma cos’è il Rent to Buy?

Questa tipologia di contratti consente a chi ha intenzione di acquistare un immobile ma ha poche disponibilità in contanti, la possibilità di poterlo abitare immediatamente a fronte del pagamento di un canone che in parte verrà considerato come acconto sul prezzo di acquisto.

Per il proprietario sorge la possibilità di garantirsi la vendita anche in un momento di stallo del mercato. A dettare le regole per questi contratti, il decreto Sblocca Italia, che viene reso oggi operativo grazie a un contratto-tipo messo a punto dal Notariato, che pubblica anche un vademecum per saperne di più ed evitare cattive sorprese. Quali sono dunque i benefit per chi acquista una casa con il Rent to Buy?

Nello schema proposto dal Notariato, il contratto buy non obbliga il futuro acquirente a concludere l’affare, ma vincola il venditore a cedere l’immobile al termine del periodo prestabilito al costo prefissato, scontando parte dei canoni di affitto come acconto su un prezzo “bloccato”. A fronte di questo accordo, infatti, il futuro acquirente può immediatamente entrare in casa pagando un affitto un po’ più salato rispetto a quello standard di mercato, in quanto una parte delle rate serve ad abbattere il prezzo. In concreto fissato un valore di 100.000 euro per l’appartamento e un canone mensile di 1.000 euro per cinque anni, se 500 euro fossero considerate come acconto, al momento dell’acquisto il conduttore dovrebbe versare solo 70.000 euro.

 

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