Casa: molte famiglie costrette ad accendere un mutuo

di isayblog4 Commenta

Chi compra casa, non sempre sceglie il mutuo a volte lo subisce. Si perchè secondo gli ultimi studi in merito sembra che entro il prossimo anno saranno tante le famiglie che sceglieranno le proprie quattro pareti domestiche e non resteranno di certo in affitto. Si tratta di un fenomeno in continua creascita che riguarda almeno due nuclei familiari del Belpaese su tre. Parliamo quindi di circa il 75,4 per cento. Nel 2010, il fenomeno era meno avvertito ed, infatti, interessava solo una famiglia su due.

A confermare tali dati è stata Nomisma e il titolo dell’indagine è “La situazione economico finanziaria delle famiglie italiane e l’investimento immobiliare”. Dalle cifre viene fuori chiaramente che aumenta la domanda di credito, anche se in questo momento ci stiamo soffermando più sul potenziale di persone che potranno chiedere a breve il prestito alle proprie banche per risparmiare nel lungo termine. Si perchè mentre l’affito va totalmente in perdita, con l’acquisto almeno rimane l’immobile pure per ulteriori investimenti futuri.

1,5 milioni di famiglie potrebbero recarsi nel proprio istituto di credito di riferimento dove, come fa sapere la stessa nomisma “continua a prevalere un atteggiamento restrittivo nella concessione dei mutui e una riduzione del valore finanziato“. Ovviamente in primo piano ci sono soprattutto le famiglie giovani con un picco dell’88,2% per i capofamiglia con eta’ fino a 34 anni. Quasi tutte le coppie risiedono al centro (86,2%) e al sud (87,8%), con meno di 4 membri (90,5%). Nessuno dei potenziali acquirenti possiede altre case e abitano in affitto perchè ultimamente con la crisi economica e i lavori precari, non sono riusciti a risparmiare. Il reddito complessivo resta basso, ma a garanzia per fortuna ci sono i genitori. Come conclude Nomisma, a seguito della presentazione di questi ultimi dati: “si tratta di scelte dunque spesso obbligate, che rischiano di essere frustrate dalle difficolta’ di accesso al credito”.

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