Rc auto: la situazione peggiora

di isayblog4 Commenta

Potranno anche scegliere di cambiare compagnia assicurativa, come capita oggi almeno al 32 per cento degli italiani, i quali cercano in tutti i modi di non svuotare il portafoglio e di risparmiare anche in tema di polizze, ma poco si modifica in fondo. Il settore dell’ Rc auto, del resto, rimanesenza un adeguato controllo. Lo ha confermato nelle scorse ore proprio Antonio Catricalà, presidente dell’Antitrust, che torna a confermare che bisogna intervenire subito per evitare che le cose peggiorino lasciando praticamente a piedi coloro che non vantano di condizioni economiche particolarmente agiate.

Negli ultimi anni le tariffe sono cresciute fino al 25 per cento per le auto e 35 per le moto.Tutto questo in Europa non è mai avvenuto e l’Italia non solo resta fanalino di coda, ma appare come un Paese poco serio e trasparente nei confronti dei consumatori. I premi assicurativi sono i più alti d’Europa, cresciuti nell’ultimo quinquennio del doppio rispetto a tutta la zona euro e il confronto scatta immediato.

 

Se paragoniamo gli automobilisti italiani con queli francesi, ad esempio, si scopre che i primi all’anno arrivano a pagare 250 euro in più e peggio ancora, l’83% in più rispetto ai costi che si registrano in Germania e Spagna. Un problema già sollevato da tempo da associazioni dei consumatori come Adusbef e Federconsumatori che parlano di un cambiamento in negativo in quasi dieci anni del 98 per cento. Secondo il Codacons, a tal proposito sarebbe il caso di abolire l’obbligo di assicurazione. Ecco cosa fa sapere infatti: “La sproporzione esistente tra il cittadino, costretto per legge ad assicurare la propria autovettura se vuole circolare, e le compagnie di assicurazioni, libere di praticare le tariffe che vogliono, crea queste distorsioni assurde del mercato, che non esistono in quei Paesi dove non vige l’obbligo dell’Rc auto”. Un disagio insomma, evidente da tempo ma adesso, se è possibile notevolmente peggiorato.

 

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