Finanziamenti auto e casa: Prestidea di Banca Sella

 Per l’auto, per la casa, ma anche per spese da sostenere quali quelle per un matrimonio, un regalo importante, o cure mediche, Banca Sella propone “Prestidea“, una linea di prestiti personali con l’importo richiesto che, previa approvazione in sede di istruttoria, viene erogato dalla succursale dell’Istituto in appena 48 ore. Per richiedere un prestito della linea “Prestidea” basta presentare la documentazione classica di reddito, ovverosia i cedolini della pensione se il richiedente è un pensionato, le ultime due buste paga se si è lavoratori dipendenti, oppure l’ultimo modello Unico presentato al Fisco nel caso in cui il richiedente sia un lavoratore autonomo. Un prestito della linea “Prestidea”, a scelta, può essere rimborsato con l’indicizzazione classica, ovverosia a tasso fisso, ma Banca Sella permette anche di stipulare il prodotto con il tasso variabile.

Mutui a tasso fisso o variabile: una scelta personale

 Se avete scelto la casa dei vostri sogni e sperate comunque di poter ottenere un mutuo dalla vostra banca di riferimento, saprete bene che non sempre è semplice e immediato poter  optare per un mutuo a tasso fisso o variabile con decisione e sicurezza immediata. Se uno dei due, per questioni personali sembra più conveniente dell’altro, è anche vero che le insidie che si nascondono dietro non sono mai indifferenti. Insomma se da un lato propongono dei vantaggi reali, dall’altro i rischi di trovarsi in difficoltà, soprattutto in tempi di crisi, esistono.

Tassi in rialzo: mutui più alti di 132 euro

Il periodo relativamente tranquillo sembra ormai volgere davvero alla fine e se in una manciata di mesi di tassi piuttosto bassi, tutti attendevano la batosta prima o poi, adesso non possono far altro che prendere atto della piccola quanto prevista rivoluzione in corso. Il costo del denaro sta per subire un profondo rialzo che avrà delle conseguenze pesanti, non ultimo proprio sul mutuo casa a tasso variabile, che tante persone aveva avvicinato nei mesi precedenti. Proprio a causa del moltiplicarsi di tale scelta, moltissime famiglie adesso potrebbero avere qualche problema a livello economico. E’ chiaro, non è il caso di scaldarsi prima del tempo, ma la modifica di mercato interessetà 2.233.000 famiglie italiane che hanno comprato una abitazione di recente con tale soluzione.

Tasso fisso e rata decrescente per acquistare casa con le Poste

 Il mutuo a tasso fisso e rata decrescente è un’altra soluzione finanziaria offerta dalle Poste Italiane per permettere alla propria clientela di acquistare la prima o la seconda casa potendo contare sul supporto creditizio dell’agenzia nella quale ha il conto BancoPosta.

Il nome del prodotto suggerisce già le caratteristiche principali del prodotto, sulle quali pertanto non occorre soffermarsi più di tanto. Ricordiamo che il tasso di interesse applicato sull’importo richiesto sarà fisso, ma il piano di ammortamento non sarà composto da rate costanti, bensì di importo decrescente fino alla fine.

L’importo richiedibile mediante tale mutuo non potrà superare l’80% del valore dell’immobile oggetto di contratto, e offerto in garanzia ipotecaria in favore dell’istituto erogante.

Conto deposito online Rendimax: Banca Ifis alza i rendimenti

 A partire da martedì prossimo, 12 aprile 2011, Rendimax, il conto deposito online di Banca Ifis, renderà di più. Per tutte le scadenze è stata infatti rivista la remunerazione, ragion per cui con il prodotto si potrà arrivare a guadagnare fino al 3,50% lordo annuo. In particolare, per tutti i clienti, vecchi e nuovi, Rendimax dalla data sopra indicata renderà il 2,30% sulle giacenze libere; ma chiaramente si può guadagnare di più con Rendimax Vincolato i cui rendimenti, in funzione delle scadenze, come sopra accennato, sono stati tutti rivisti al rialzo. Nel dettaglio, dal 12 aprile 2011, a fronte dell’attivazione del vincolo, Rendimax vincolato ad un mese renderà il 2,45% annuo, 2,55% a 60 giorni, 2,65% a 90 giorni, 2,80% a 180 giorni, 2,90% a 270 giorni, 3,10% a 365 giorni e 3,50% a 540 giorni.

Finanziamento auto: come sceglierlo

E’ inutile dirlo, gli effetti della crisi si sono fatti sentire anche e soprattutto nel settore automobilistico e, nonostante, l’impressione generale è che comunque stiano circolando troppe vetture costose, in barba alla recessione, le cifre parlano chiaro. La maggior parte delle famiglie con un reddito non troppo alto, sta ancora attendendo da almeno un paio di anni che il periodo nero termini e che si possa finalmente tornare a concludere un acquisto importante di questo tipo, senza svuotare del tutto il proprio portafoglio. Ecco, quindi, che non sempre bastano gli ecoincentivi statali offerti a vario titolo dalle case automobilistiche, se non quando si rimane a piedi e si è costretti a scegliere un mezzo di trasporto che ormai è diventato indispensabile.

Mutuo tasso Bce: 30 mila famiglie italiane tremano

 Brutte notizie sono arrivate proprio oggi, giovedì 7 aprile 2011, per chi sta pagando in Italia un finanziamento ipotecario a tasso variabile. Rispettando le attese, infatti, la Banca centrale europea ha innalzato di 25 punti base i tassi di riferimento nel Vecchio Continente, che passano dall’1% all’1,25%; trattasi della prima manovra restrittiva dopo quasi tre anni di stasi, ma ora questa decisione della Bce rischiano di pagarla a caro prezzo i mutuatari. Al riguardo proprio oggi il Codacons, appresa la notizia, ha fatto presente come con i mutui più cari nel nostro Paese siano ben 30 mila le famiglie a rischio a fronte di una stangata sul caro mutui che l’Associazione stima in media in ben 204 euro annui a famiglia, corrispondenti ad un rincaro sulla rata pari a 17 euro al mese. Per questo secondo il Codacons quella odierna è una data che sancisce la fine di quello che, per molti mesi, è stato un periodo positivo per chi pagava nel nostro Paese un finanziamento ipotecario a tasso variabile.

Tasso fisso o variabile: il mutuo “misto” di Poste Italiane

 Indecisi tra tasso fisso o variabile? Il mutuo a tasso misto di Poste Italiane potrebbe venire incontro alla vostra esigenza di flessibilità, attraverso la predisposizione di una linea di credito che permetterà al cliente di poter “cambiare idea” in un secondo momento rispetto alla data di stipula.

La caratteristica principale di questo mutuo consiste infatti nella possibilità di scegliere periodicamente se confermare il tasso di interesse già in applicazione, o passare alla forma tecnica alternativa di tasso di interesse, con scadenze di 2, 5 o 10 anni.

Ad esempio, il cliente di Poste Italiane potrebbe scegliere di avviare il proprio mutuo mediante applicazione di un tasso fisso e, ogni 2, 5 o 10 anni, valutare se modificare la condizione economica principale del mutuo, passando al tasso di interesse variabile.

Mutui già ritoccati dalle banche secondo Adusbef

Il cambiamento è nell’aria? No sarebbe già avvenuto, anche ben prima del tempo previsto secondo Adusbef. L’Associazione dei Consumatori, infatti, ritiene che i mutui abbiano già subìto dei ritocchi, alla vigilia di quell’incontro tanto pubblicizzato dal presidente della Bce, Jean-Claude Trichet. Il temuto ma purtroppo atteso aumento del costo del denaro, si sa, dovrebbe subire un  incremento dello 0,25% per contenere le spinte inflazionistiche, ma sarebbe già in corso da qualche tempo: una situazione ritenuta più che possibile anche da Federconsumatori.

Finanziamenti imprese Abi, Cdp e Sace per le esportazioni

 Nell’ambito del cosiddetto sistema “Export Banca”, in data odierna, mercoledì 6 aprile 2011, è stata firmata una nuova convenzione per l’export tra l’Associazione Bancaria Italiana, la CDP, Cassa Depositi e Prestiti, e la Sace, società leader nell’assicurazione sul credito. A darne notizia è l’ABI nel far presente come la nuova convenzione stipulata sia finalizzata alla concessione di finanziamenti alle imprese italiane che esportano con il coinvolgimento delle banche, soggetti erogatori, la Cassa Depositi e Prestiti, che interviene con il supporto finanziario, e la Sace che invece offre la garanzia sul credito erogato. Nel dettaglio, in accordo con quanto si legge in una nota emessa proprio in data odierna dall’Associazione Bancaria Italiana, la nuova convenzione potrà andare a finanziare quelle imprese italiane esportatrici, unitamente alle loro società controllate, che esportano merci ma anche servizi nell’ambito dei processi di internazionalizzazione.