Mutui sempre più cari e l’Italia trema

di isayblog4 Commenta

Con il trascorrere dei giorni, quella che sembrava solo una tendenza momentanea adesso è una certezza: i mutui sono in rialzo e sono destinati ad aumentare ancora, come si stanno rendendo conto gli italiani, sempre più preoccupati. Se negli anni scorsi, soprattutto il tasso variabile rappresentava la scelta più conveniente, adesso nonostante gli esperti invitino a non affrettare tempi e decisioni, potrebbe far vivere qualche momento di ansia. L’aumento dell’Euribor per far fronte alle spinte inflazion­is­tiche provocherà a breve una ulteriore risalita dei tassi di inter­esse. Alcune banche, secondo i calcoli, potrebbero pure raddoppiare i costi.

A preparare i consumatori al peggio o, meglio, ad informarli su ciò che potrebbe avvenire, ci hanno pensato nelle scorse ore Adus­bef e Fed­er­con­suma­tori, con una vera e propria denuncia nei confronti delle banche. Queste ultime tendono a consigliare ai propri clienti mutui a tasso vari­abile, non lasciando valutare l’ipotesi che in questa situ­azione di crisi e di aumento dei tassi di inter­esse, i richiedenti potrebbero trovarsi di fronte a problemi economici insormontabili. I clienti dal canto loro, molto spesso non possiedono una informazione in materia talmente forte da far loro decidere secondo esigenze personali. Tendono, quindi, a fidarsi, con il rischio di trovarsi poi con delle difficoltà.

Attualmente, secondo una veloce ricerca ad appli­care i tassi più ele­vati sui mutui a tasso vari­abile sono Bar­clays e Banca Sella, con uno spread dell’1,80%, Banca Intesa (1,50%), BNL (1,35%), Che Banca ed Uncred­ito (1,30%), men­tre la Banca Popo­lare di Milano applica uno spread dell’1% sui mutui prima casa da 150.000€ e durata di 20 anni. Le due associazioni dei Consumatori, tra le più note nel Belpaese, Adus­bef e Fed­er­con­suma­tori fanno sapere, inoltre, che la base appli­cata ai mutui a tasso fisso è l’Eurirs, che nel caso di dieci anni è pari al 3,650%, nel caso di 30 anni del 3,890% e nel caso di 40 anni del 4,040%. Meglio, quindi, fare molta attenzione quando si acquista una abitazione, ora più che mai.

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