Mutui: tempi più lunghi e costi maggiorati

 Quello del mutuo è un lungo viaggio che intraprende una persona nel corso della propria vita ma cambiati i tempi si stanno modificando anche le modalità per accenderlo. La domanda negli ultimi mesi è sempre la stessa e riguarda il dubbio su quale sia il tasso migliore: il fisso o il variabile.Qualcuno che si è accorto, poi, di aver sbagliato il proprio calcolo può passare alla valutazione  delle opzioni di surroga/rinegoziazione/sostituzione. Tra questi si inserisce pure il tasso misto che permette di passare da fisso a variabile, o viceversa, nel corso del piano di ammortamento. Il risultato è che molti allungano i tempi e si moltiplicano pure gli interessi.

Mutui ai giovani? Solo se hanno un lavoro sicuro

 E’ un dato di fatto, ma una regola ancora troppo dura da accettare soprattutto in un periodo di crisi in cui i lavori sono precari, gli impieghi nuovi con contratti indeterminati impossibili da trovare e il futuro è incerto per quasi tutti. Se i più grandi hanno già avuto la fortuna di poter vivere un un’epoca meno complessa, per i giovanissimi tutto è difficile e se la banca richiede garanzie che non si hanno, la casa resta un sogno.

Mutui e società di consulenza in crisi

 E’ una indagine recentissima che non ha lasciato alcun dubbio in merito ai risultati. Si è occupata del rallentamento del mercato dei mutui l’istituto di ricerca di ricerca australiano MISC Global Research e si è scoperto che questo ha portato inoltre, alla chiusura di una società di consulenza ogni quattro negli ultimi 12 mesi. Un terribile effetto a catena che preoccupa ma che ora potrebbe piano piano essere superato se la tanto temuta crisi economica dovesse essere definitivamente superata.

Gli italiani e il mutuo a tasso fisso

 I primi sei mesi del 2011 hanno mostrato una tendenza degli italiani più che chiara: i mutui a tasso fisso richiesti hanno superato il 47 per cento come conferma anche il noto sito del settore mutuionline. Parliamo quindi di un netto aumento rispetto al periodo corrispondente dello scorso anno. In quel caso, infatti, si parlava solo del 19 per cento. Il mediatore on line ha condotto una ricerca accurata che non ha lasciato grossi spazi a dubbi e a fronte di questo si registra pure un deciso calo nella scelta del tasso variabile. L’aumento dei tassi di interesse difficilmente controllabili del resto, preoccupa non poco e allora per le famiglie con il portafoglio sempre vuoto è meglio non rischiare.

Compro casa? No l’affitto

 Comprare casa sarebbe il sogno di molti, ma non tutti possono realizzarlo. In questi ultimi anni poi è proprio difficile soprattutto se si è da soli, con un lavoro non stabile e senza altra proprietà a garanzia. L’ideale sarebbe, come avveniva più semplicamente qualche anno fa, essere in coppia con due stipendi alti e sicuri e magari con dei genitori in grado di fornire liquidità rendendo più leggera la rata mensile. Ecco perchè di fronte a problemi che diventano insormontabili i giovani cambiano idea e vanno in controtendenza preferendo l’affitto. Non solo loro, comunque, perchè anche i nuclei familiari più datati non possono far altro che accettare tale opzione. In questo senso, quindi, cominciano le solite discussioni con chi le quattro pareti domestiche le possiede e continua a ribadire di non comprendere tale decisione. Il problema che più che una scelta, a volte questo è un vero obbligo.

Stati Uniti: in calo le richieste di mutui

 Se gli italiani mostrano tutti i loro dubbi in merito alla possibilità nei prossimi anni di continuare a pagare la rata del mutuo e allora preferiscono in buona parte restare in affitto, non va diversamente negli Stati Uniti. Del resto nelle ultime settimane la situazione economica è piuttosto precaria e la casa sta diventando un sogno che poteva realizzare solo chi qualche anno fa aveva delle entrate sicure. Adesso senza l’aiuto dei genitori o di altre proprietà nel Belpaese come all’estero sembra essere meglio non provarci nemmeno e non rischiare un totale fallimento.

Mutui: furto di identità per accenderli

 Al via i processi per “furti di identità” e sono tanti in Italia, soprattutto in merito all’acquisto della casa. Si perchè se le condizioni economiche e lavorative non permettono di fornire alla banca le giuste garanzie per l’accensione del mutuo, per alcune persone non troppo onoste, vale il detto “fatta la legge, trovato l’inganno”. In tal modo, i soggetti in questione dovranno rispondere a vario titolo di una serie di reati come la tentata truffa aggravata, il possesso ingiustificato di documenti validi per l’espatrio e ancora peggio, sostituzione di persona e utilizzo indebito di carte di credito. Otto protagonisti della vicenda nel nord Italia sono state rinviate a giudizio dopo 4 ore di camere di consiglio. Altri due imputati di origine calabrese, invece, hanno patteggiato la pena. Sconteranno, quindi, rispettivamente, 2 anni e 1 anno e 8 mesi.

3.000 mutui sospesi in due anni

 La crisi è finita o ci siamo dentro più di quanto si possa pensare? Non è facile rispondere a questa domanda e, del resto, anche gli esperti del settore hanno serie difficoltà a comprenderne bene l’andamento, tuttavia anche se dovesse essersi allontanata del tutto le sue conseguenze dureranno ancora a lungo. Dall’inizio della recessione i mutui sospesi sono stati tantissimi perchè sia le famiglie che le aziende si sono trovate a fronteggiare problemi troppo pesanti con un budget troppo limitato.

Comprare casa: al Nord è più facile

 Una nuova e curiosa tendenza mostra che gli abitanti del Belpaese residenti al Nord, anche in periodo di crisi non definitivamente allontanata sono disposti a comprare, cosa che al Sud avviene con minore intensità. I primi probabilmente sono più ottimisti in merito alla fine della recessione e al ritorno alla normalità e forse vantano di condizioni economiche migliori, nonchè di un lavoro più stabile e sicuro.

Comprare casa: ai giovani ci pensano i genitori

 Per sette giovani su dieci, non c’è alcuna speranza: lavoro precario, liquidità che manca e paura di non riuscire ad onorare il debito e il desiderio di comprare casa potrebbe restare tale se non ci pensassero i genitori. Accade soprattutto in Puglia ma ovviamente pure nelle altre regioni il risultato, di solito, non cambia. E’ un problema che negli ultimi anni si fa sempre più presente e che la crisi economica non ha fatto altro che esasperare.