Mutuo per i lavoratori atipici: chi lo può richiedere

di isayblog4 Commenta

Le banche hanno sempre calcolato molto poco i lavoratori atipici, ma oggi in piena crisi economica e con la maggior parte dei dipendenti che hanno impieghi tutt’altro che stabili e, anzi, del tutto particolari, le cose sono destinate a cambiare. In ogni caso è chiaro che chi chiede ad uno sportello bancario o postale la possibilità di ottenere un mutuo, incontrerà delle reali difficoltà se non vanta un contratto classico e a tempo indeterminato o almeno delle garanzie.

Chi lavora saltuariamente o senza grosse sicurezze, infatti, non mostra piena affidabilità e di sicuro non ci saranno problemi a scegliere le proprie quattro pareti domestiche se si offrirà a garanzia un altro bene immobile. In ogni caso per i lavoratori atipici non è del tutto negato il prestito ma viene richiesta la firma di un fideiussore che può eventualmente garantire con la propria situazione patrimoniale. Si ma dove trovare una persona che sia disposta a rimborsare le rate con i propri immobili se il mutuatario non ha più la possibilità di farlo? Fino ad oggi ci hanno pensato, nonni, zii e genitori ma adesso anche per loro sembra essere diventato difficile arrivare a fine mese. Per il futuro, quindi, soltanto molte incertezze.

Da non dimenticare poi il limite di età del fideiussore che non deve avere più di 75 anni alla fine del mutuo e tutte queste variabili non fanno altro che rendere complessa la realizzazione del desiderio. Per non parlare dei mutui subprime che hanno ridotto negli Stati Uniti molte famiglie senza un soldo in tasca e hanno convinto le banche che i prestiti si concedono solo a chi può onorare il pagamento delle rate. E’ in funzione però il fondo per l’accesso al mutuo per l’acquisto della prima casa e poter ottenere il calcolo della rata per le coppie under 35 con redditi precari, siano essi sposati o genitori single con figli minori a carico. Lo ha promosso il ministero della Gioventù con l’Associazione bancaria italiana. Viene in questo senso concesso un mutuo a tasso agevolato e l’importo massimo richiedibile è pari a 200.000 euro.

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