
Potranno anche scegliere di cambiare compagnia assicurativa, come capita oggi almeno al 32 per cento degli italiani, i quali cercano in tutti i modi di non svuotare il portafoglio e di risparmiare anche in tema di polizze, ma poco si modifica in fondo. Il settore dell’ Rc auto, del resto, rimanesenza un adeguato controllo. Lo ha confermato nelle scorse ore proprio Antonio Catricalà, presidente dell’Antitrust, che torna a confermare che bisogna intervenire subito per evitare che le cose peggiorino lasciando praticamente a piedi coloro che non vantano di condizioni economiche particolarmente agiate.
I detrattori della manovra finanziaria triennale di correzione dei conti pubblici, in questi ultimi giorni, a partire dai principali esponenti delle opposizioni di Governo, hanno parlato ripetutamente di misure recessive, ma anche finalizzate a colpire, con gli odiati tagli lineari, in maniera indiscriminata le famiglie a reddito medio e basso. Tra i provvedimenti c’è però anche il super bollo, applicato sulle auto di lusso e, quindi, a carico di chi di norma ha redditi medi e alti. Oltre all’Rc auto che, di norma, per queste vetture è salata, quindi, i possessori di macchine con potenza superiore a 225 kw dovranno far fronte anche ad un inasprimento della pretesa tributaria da parte dell’Erario. Secondo le stime formulate dall’Unrae, l’Unione delle case automobilistiche estere che operano in Italia, il super bollo interessa all’incirca 400 modelli di veicoli e comunque appena lo 0,25% circa dell’intero parco circolante in Italia per quel che riguarda i mezzi a quattro ruote.