Prestiti per giovani lavoratori a tempo determinato

di isayblog4 Commenta

La crisi economica ha portato anche in Italia un cambiamento radicale per quanto riguarda i contratti di lavoro, che sono diventati sempre più instabili, a progetto o a tempo determinato per le nuove assunzioni rispetto al tempo indeterminato. Di riflesso per i giovani lavoratori è mediamente diventato più difficile accedere al credito per la stipula di prestiti e di finanziamenti proprio per effetto di credenziali più basse nel momento in cui all’Istituto di credito si presenta la busta paga. E così i prestiti per i lavoratori atipici, quando concessi, risultano essere sempre più supportati da garanzie extra, spesso grazie alle Regioni che, compatibilmente con il bilancio e con le risorse stanziabili, istituiscono degli appositi Fondi di garanzia.

Nel dettaglio, il lavoratore a tempo determinato, per ottenere il prestito, prima di passare dal canale bancario deve presentare la domanda di accesso ai contributi regionali. La Regione, periodicamente, attraverso bandi ed appositi avvisi mette a disposizione i contributi per i prestiti agevolati con i fondi che, in particolare, possono essere utilizzati di norma per andare ad abbattere gli interessi sul prestito.

Il finanziamento, infatti, viene sempre e comunque erogato dal sistema bancario, ed in particolare con quegli Istituti che aderiscono all’iniziativa della specifica Regione; ma le rate sono più leggere proprio grazie ai contributi pubblici che agevolano in tutto e per tutto l’accesso al credito da parte del lavoratore a tempo determinato. In questo modo anche quei soggetti cosiddetti “non bancabili“, possono accedere al credito attraverso i canali ufficiali e legali senza rischiare invece di cadere nelle mani degli usurai. Per conoscere i bandi e gli avvisi per l’accesso al credito con i contributi pubblici, da parte dei giovani, il lavoratore precario deve periodicamente informarsi anche collegandosi al sito Internet della propria Regione di appartenenza. Ad esempio, recentemente in Sardegna la Regione ha concesso contributi per l’acceso a mutui ad interessi zero per l’avvio di attività imprenditoriali.

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