Mutui: in Toscana richieste a meno 14,39 per cento

di isayblog4 Commenta

In un periodo di crisi anche per il settore immobiliare pure la Toscana vive il suo momento nero in merito ai mutui. Le erogazioni dei prestiti in questo senso continuano a calare secondo quanto conferma l’ufficio studi di Tecnocasa. Per la precisione i nuclei familiari che si sono rivolti alle banche, comunque in calo, hanno ottenuto circa 716,34 milioni di euro nel terzo trimestre del 2011. Parliamo quindi a livello tecnico di un -14,39%, per un controvalore di -120,36 mln. Il dato positivo, l’unico che è aumentato è invece l’importo medio dei soldi erogati, visto che si è passati da 136.800 euro ai 135.400 dello stesso periodo 2010. Da ottobre dello stesso anno e fino all’autunno del 2011, in tutta la regione comunque meno domande sono state accettate segnando un meno -21,48% nelle erogazioni, per un controvalore di -976,95 mln. Insomma una situazione che segue abastanza il clima di recessione globale e, ancora di più italiano.

Insomma la Toscana cala al terzo posto nella classifica dei mutui accettati con una incidenza sul totale pari a 6,74%. Altrove non va meglio, ma è pure nelle province che i numeri si fanno preoccupanti. L’unico posto dove si avverte una inversione di tendenza è Pisa con un +3,94% e Massa Carrara con un +55,95%. Quest’ultima nel primo trimestre è cresciuta tantissimo. Dall’altro lato è calata moltissimo la provincia di Arezzo (-37,66%) mentre  Firenze va a -12,66%, ma rimane la provincia nella quale enhono condotte la maggior parte delle operazioni.

Se le famiglie hanno paura a rischiare e a prendere un impegno così a lungo termine, dall’altro lato le banche vgliono le garanzie e non concedono a tutti i prestiti. A completare la tendenza, i numeri in negativo delle altre grandi province della regione come Grosseto (-21,59%), Livorno (-29,23%), Lucca (-22,35%), Pistoia (-8,37%), Prato (-19,96%), Siena (-24,08%). Insomma, al momento è tutto fermo: nessuno compra e molti vendono e il settore immobiliare ha bisogno come tutto del resto di riprendere ad avere un volume d’affari consistente.

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