Mutui, richieste in crescita e tassi in calo

di isayblog4 Commenta

Boom di erogazioni nel 2015: in evidenza i mutui a tasso variabile.

Le domande di mutuo per l’acquisto di abitazioni sono in continua crescita. Secondo un’indagine condotta dall’ABI su un campione di 78 banche si può affermare con sicurezza che nei primi quattro mesi del 2015 il totale delle erogazioni è stato pari a 11,345 miliardi di euro.

Le cifre sono nettamente più alte non solo in confronto allo stesso periodo del 2014 (7,309 miliardi), ma anche del 2013 (5,777 miliardi) e del 2012 (6,771 miliardi).

In particolar modo, i mutui a tasso variabile rappresentano il 63,3% delle nuove erogazioni complessive: l’incremento ha interessato anche i mutui a tasso fisso che ad aprile 2015 hanno superato il 40% dell’offerta, mentre dodici mesi prima si erano fermate al 16%.

Quanto agli importi medi erogati, una prima indicazione relativa al periodo gennaio-marzo arriva dal CRIF: il trend è discendente, con una flessione pari al 5% rispetto allo scorso anno.

Lo studio del Centro Ricerche ha vagliato anche i dati relativi al 2014. I mutui ipotecari, infatti, hanno fatto segnare un ammontare pari a 127.077 euro, con una contrazione rispetto al 2013 che si è attestata sul 10%: alcuni territori, soprattutto del Nord Italia, hanno fatto registrare una somma che si discosta significativamente dal dato medio nazionale. Analizzando le varie regioni, infatti, la cifra media più elevata è stata quella del Trentino-Alto Adige, con oltre 201 mila euro: a seguire, ma molto distanziate, il Lazio e la Lombardia rispettivamente con 144.691 e 155.663 euro. Gli importi medi più contenuti si sono riscontrati nelle Regioni del Sud e delle Isole, con Sardegna e Calabria che occupavano gli ultimi posti della classifica nazionale: l’erogato medio rilevato è al di sotto dei 100 mila euro.

Il boom di erogazioni del 2015 è frutto anche dei mini-tassi applicati sui finanziamenti. L’Euribor, il parametro che serve a indicizzare i prestiti a tasso variabile, è addirittura negativo, mentre l’Eurirs, l’indice usato come base per i mutui fissi, ad aprile era sotto l’1%: quest’ultimo, però, è in leggero rialzo a causa dei risvolti negativi della crisi greca.

 

 

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