Mutuo, agevolazioni delle banche per chi ha già fatto una surroga

di isayblog4 Commenta

Offerte più competitive, per attirare i clienti insoddisfatti.

Il 2015 verrà ricordato come l’anno del prepotente ritorno delle surroghe. Inoltre, verrà ricordato anche come l’anno in cui le banche sono tornate attive sul prodotto mutui, riducendo gli spread e le spese complessive misurate dal Taeg (Tasso annuo effettivo globale).

Ciò si verifica anche perché i profitti delle banche sul trading sui titoli di Stato si sono affievoliti visto che i tassi di BoT e BTp sono in netto calo, anche per via della manovra di quantitative easing avviata lo scorso marzo dalla Banca centrale europea (attraverso la quale la Bce compra a prezzi alti i titoli di Stato che le banche private avevano comprato a prezzi più bassi negli anni della crisi favorendo discrete plusvalenze per l’universo degli istituti di credito).

I profitti sui titoli di Stato sono diminuiti e questo sta spingendo molte banche a riprendere l’antica vecchia via: generare margini dai prestiti, compresi quelli alle famiglie di cui i mutui ne sono l’eccellenza.

Di fronte però a un mercato immobiliare non ancora particolarmente reattivo le banche hanno spinto nella prima parte dell’anno sulle surroghe, cercando cioè di raccogliere con offerte più competitive clienti insoddisfatti che stavano pagando tassi più alti presso un’altra banca con il vecchio mutuo. Questo ha spinto molti a surrogare il mutuo, in prevalenza passando da fisso a variabile, ma anche da fisso a fisso, a condizioni più basse. C’è anche chi è passato dal variabile al fisso, approfittando della caduta dei tassi fissi che restano però decisamente più cari del variabile il cui costo è dato praticamente solo dallo spread perché l’indice Euribor a cui è agganciato è addiritturo scivolato sotto zero e potrà continuare a scendere.

In questa prima tornata di surroghe sono stati però esclusi i “surrogatori seriali”, ovvero coloro che già hanno nel curriculum una surroga effettuata. Un pubblico non molto gradito dalle banche perché considerato “pericoloso” in termini di profittabilità. Quando una banca eroga un mutuo sostiene infatti una serie di costi fissi tra 1.500 e 2mila euro che riesce ad ammortizzare solo se il debitore resta tale per almeno 3-4 anni (anche per questo motivo nei piani di ammortamento si pagano nei primi anni molti più interessi che negli ultimi anni, in questo modo le banche si tutelano e incassano prima i profitti).

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>