Polizze sul mutuo: quali svantaggi?

di isayblog4 Commenta

Giungono a valere diverse migliaia di euro e non smettono di creare discussioni. Le polizze Cpi (Creditor protection insurance) ovvero le polizze sul mutuo restano un ostacolo nel mercato immobiliare.

Rappresentano una garanzia in più per il cliente, ma non possono essere imposte dal punto di vista legale.

 

Giungono a valere diverse migliaia di euro e non smettono di creare discussioni. Le polizze Cpi (Creditor protection insurance) ovvero le polizze sul mutuo restano un ostacolo nel mercato immobiliare.

Il picco della loro espansione è stato toccato quattro anni fa, quando la raccolta complessiva di questo segmento aveva toccato i 2,5 miliardi di euro (dati di Iama Consulting che racchiudono sia le polizze abbinate ai mutui sia quelle legate ai prestiti).

Spiegano gli esperti:

 

Dopo un biennio di calo, la raccolta ha poi ripreso nel 2014, attestandosi sopra i 2 miliardi, e nel primo trimestre del 2015 assistiamo a un’ulteriore crescita, di circa il 15%. A livello di contratti, però, la parte del leone oggi la fanno i prestiti (comprese le carte revolving), perché si calcola che ormai il 70-80% di questi finanziamenti siano assistiti da una polizza. La penetrazione sul totale dei mutui, invece, si sta stabilizzando ed è in leggero calo. Negli anni scorsi, quando il costo del denaro per le banche era davvero alto, ammetto che la situazione rischiava di sfuggire di mano. Per rientrare dei costi, gli istituti facevano di tutto per rifilare le polizze, che in alcuni gruppi venivano abbinati addirittura al 90% dei mutui. Oggi non è più così. Le banche più aggressive puntano a un cross-selling (cioè la vendita di queste polizze in abbinamento) del 70% sul totale, ma la media ormai è compresa tra il 30% e il 50%.

Certo è che per molti il prodotto è tornato utile. Nel picco della crisi, tra 2008 e 2010, decine di migliaia di rate di mutuo sono state pagate dalle assicurazioni al posto dei clienti che avevano perso il lavoro» ammette ancora Cerri di Iama Consulting. Inoltre, il canale bancario ha permesso di diffondere le polizze a protezione del “caso morte”, poco diffuse in Italia ma molto importanti come investimento del capofamiglia, visto che il mutuo è sempre un impegno finanzario a lungo termine. Eppure, tra costi e scarsa chiarezza nella vendita, qualcosa ancora non va, visto che Ivass e associazioni dei consumatori non mollano la presa.

 

 

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