I contro degli investimenti BTP Italia disponibili da fine mese

Si parla tanto degli investimenti BTP Italia disponibili qui da noi da fine maggio, ma oggi occorre un approfondimento anche sugli svantaggi e sugli aspetti meno esaltanti di questa scelta, stando a quanto riportato da diversi addetti ai lavori negli ultimi tempi.

BTP Italia

Focus sugli investimenti BTP Italia disponibili da maggio 2025

Nonostante i benefici, i titoli indicizzati all’inflazione presentano anche degli svantaggi. Come spiega Nicolò Bragazza di Morningstar, questi titoli tendono a non offrire protezione durante le fasi recessive, poiché il timore di deflazione spinge gli investitori a preferire le obbligazioni tradizionali. Bragazza sottolinea quindi l’importanza di comprenderne appieno le caratteristiche per integrarle efficacemente in un portafoglio diversificato.

È fondamentale ricordare che, pur essendo legati all’inflazione, questi titoli rimangono obbligazioni e sono quindi esposti al rischio di tasso d’interesse. Ciò significa che il loro valore può diminuire in caso di aumento dei tassi di interesse, poiché le nuove emissioni offrirebbero cedole più competitive. Al contrario, il loro valore può aumentare quando i tassi di riferimento diminuiscono.

Bragazza suggerisce di valutare attentamente l’esposizione al rischio di tasso e, se necessario, optare per obbligazioni con scadenze più brevi per mitigarla. Infatti, i titoli con una “duration” inferiore sono meno sensibili alle variazioni dei tassi. Il BTP Italia in emissione a maggio, con una durata di sette anni, rientra nella categoria dei titoli di Stato a lunga scadenza, rendendo la sua sensibilità alle fluttuazioni dei tassi un aspetto da considerare.

Vantaggi e svantaggi rispetto a BTP Più e BTP Valore

A differenza del BTP Italia, il BTP Più e il BTP Valore offrono cedole predefinite, essendo titoli “nominali”. Il principale vantaggio del BTP Italia, come evidenzia Michele Morra di Moneyfarm, è la protezione che offre contro scenari di inflazione inattesa. Tuttavia, questa protezione ha un costo, che si traduce in cedole fisse iniziali più basse. Ad esempio, un BTP nominale con scadenza a 5 anni attualmente offre un rendimento superiore di circa l’1,2% rispetto a un BTP indicizzato al FOI. Pertanto, se l’inflazione in Italia dovesse superare l’1,2%, l’investitore in BTP Italia otterrebbe una performance migliore, altrimenti sarebbe stato più conveniente acquistare il BTP nominale.

Un ulteriore punto a favore del BTP Italia di maggio rispetto al BTP Più è il premio fedeltà dell’1% riservato agli investitori retail che acquistano il titolo all’emissione e lo mantengono fino alla scadenza. Di contro, il BTP Più offre la possibilità di ottenere il valore nominale anticipatamente rispetto alla scadenza, anche se il prezzo di mercato dovesse essere inferiore.

Infine, Morra ricorda che le cedole del BTP Italia non sono predeterminabili e vengono pagate semestralmente, mentre il BTP Più e il BTP Valore presentano cedole trimestrali calcolate con un meccanismo “step-up”, ovvero aumentano progressivamente nel tempo in base a tassi fissati all’emissione. Occhio, dunque, agli investimenti BTP Italia.

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