Italia: il settore immobiliare registra dati negativi

di isayblog4 Commenta

L’Istat è lapidaria e precisa come sempre: nei giorni scorsi con il nuovo report pubblicato ha fatto intendere chiaramente che la salute del settore immobiliare italiano è particolarmente precaria. Gli effetti della crisi generalizzata, purtroppo, si fanno sentire ancora, non lasciano proprio scampo e sono necessarie delle novità, probabilmente, degli incentivi convincenti per permettere una immediata inversione di tendenza. Il calo di compravendite totali è stato significativo e lo scorso anno le unità immobiliari hanno registrato una inflessione tra l’1,2% e il 9% rispetto a quanto riscontrato nella stessa parte finale, cioè il quarto trimestre, dell’ormai lontano 2009.

Il nuovo rapporto dell’Istat che sta facendo preoccupare non poco gli esperti del settore, sempre alla ricerca di un metodo per sistemare la questione, si intitola “Compravendite immobiliari e mutui IV trimestre 2010″. Tra le pagine sembra che le ricadute siano più interessanti nelle Isole, con un calo delle compravendite di 9 punti percentuali, e nel Sud, dove il segno negativo è del 6,4%. Va meglio nel centro Italia, con un calo di 4,7 punti percentuali e nel Nord.

Tuttavia, è chiaro a tutti che questo stato di cose indica il segno di un disagio profondo nelle famiglie e ciò va scongiurato mettendo in atto politiche diverse che permettano a quante più persone possibile non solo di accendere un mutuo, ma soprattutto, poi, di poterlo continuare a pagare nel tempo. Per molti giovani soprattutto, con un lavoro precario e senza sicurezze quello che è il coronamento di un grande sogno, rischia di restare così praticamente per sempre. Questo perchè se non si può contare su un aiuto concreto o meglio su una proprietà dei genitori, senza garanzie certe le banche non vengono certo incontro. Con i contratti a tempo, poi, il pericolo reale è quello di trovarsi nei guai dopo e dover dire addio a quelle pareti domestiche che ormai sembravano davvero proprie.

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